Isola dell’Egeo poco lontana dalla costa macedone, è la più settentrionale : la vicinanza alla terraferma ha permesso il proliferare di interessanti specie faunistiche, in particolari rapaci. Pini, querce e castagni non solo punteggiano l’ entroterra montano ( i rilievi qui, raggiungono i 1177m di altezza con il monte Ipsari), ma si spingono anche fino alle coste, lambendo calette e spiagge. IL capoluogo, noncheè principale port, risiede nella città di Thassos, conosciuta anche con il nome di Limenàs. Tra taverne, negozi di souvenir e caffè, sembra difficile scorgere tracce del passato: i realtà , la storia ha lasciato importanti impronte che si possono cogliere non soltanto nei ruderi dell’ antica città, ma anche nella vasta area archeologica che si adagia alle spalle del porto, sulla sommità di un colle che sovrasta il centro abitato. Qui si allungano per ben 4km di mura, edificate con blocchi di marmo e ardesia ( 494-492 a.C.) . Particolarmente interessante è la visita dell’ Akropoli: una strada sale verso la cima di una collina, passando in prossimità del Santuario di Poseidone e del Santuario di Dionisio ( entrambi del sec. V. a. C.). Una volta raggiunta la prima “vetta”, si può osservare la fortezza eretta dai genovesi nell’ 300, mentre il cammino continua fino alla seconda cima, dove si collocano le fondamenta del Tempio di Athena Polioùchos(sec. V a. C.) Una volta giunti al santuario rupestre di Pan ( sec. V. a. C.), ai piedi della terza sommità , una discesa riporta all’ abitato, costeggiando un tratto della cinta muraria, spesso interrotta da tori da torri e porte.
Intorno all’ siola
Ma Thassos anche bellissime spiagge : la più famosa la Giola al forma di cuore , è una piscina naturale. Trattasi di una vera e propria piscina scavata nella roccia e con una vista più che privilegiata sul mare, dal quale è separata solo da un sottile corridoio in pietra. Un posto straordinariamente bello, in particolare quando le condizioni meterologiche sono buone e, di conseguenza, il mare è più turchese che mai. Questa meraviglia si trova nella parte sud dell’isola e si raggiunge percorrendo 2 chilometri di sentiero sterrato a partire dalla strada principale (ci sono le indicazioni). Sabbia bianca e finissima e un mare color turchese sono delle caratteristiche più o meno comuni a tutte le spiagge dell’isola. Le più pop sono Golden Beach e Paradise Beach, due lunghe distese di sabbia -lunghissima la prima, un po’ meno la seconda- nella parte orientale dell’isola; Livadi, tranquilla e selvaggia, con i monti alle spalle e i due golfi gemelli di Aliki. Queste ultime due località si trovano nella parte sud di Thassos. Ma non mancano angolini appartati e poco frequentati dove poter godere di pace e tranquillità più assolute: basta uscire un po’ dai soliti percorsi.
I più sportivi sicuramente non si annoieranno a Thassos dal momento che l’isola offre un sacco di possibilità di movimento, dal trekking ai giri in mountain bike.
Per quanto riguarda i trekking, oltre a esserci un’infinità di sentieri più o meno impegnativi, due escursioni molto gettonate e meritevoli sono la conquista dell’Ipsarion, la vetta più alta dell’isola e il trekking fino al villaggio di Kastro.
Arrivare fino in cima al monte Ipsarion non è proprio un gioco da ragazzi: seppur non si tratti della scalata dell’Everest, stiamo comunque parlando di raggiungere 1260 metri di quota partendo da poco più in alto del livello del mare. La pioggia non mi ha consentito di fare questa escursione quindi le indicazioni che sto per fornirvi le ho trovate in giro, ma non testate sulla mia pelle. Ci sono più sentieri che portano in vetta, ma il campo base raccomandato è il villaggio di Potamia. Da qui ci sono indicativamente 3 ore di cammino in mezzo a una sorprendente natura, seguendo un sentiero ben segnalato. Non voglio fare terrorismo, ma… occhio ai serpenti. Alcune raccomandazioni ovvie: partire presto per non morire di caldo e portarsi tanta acqua.
Raggiungere il villaggio semi abbandonato di Kastro, nel bel mezzo dell’isola, è un’altra esperienza da non perdere. Il sentiero più popolare parte da Limenaria: si percorre prima un tratto di strada asfaltata fino a Kalivia dopodiché comincia lo sterrato che indicativamente in 2 ore e mezza conduce a destinazione. Più che di un sentiero, si tratta di una strada percorribile anche con un fuoristrada e, per quanto suggestiva, suggerisco di fare un altro percorso decisamente più meritevole: dal villaggio di Theologos (ci si arriva in bus) c’è un sentiero che conduce fino a Kastro. Inizialmente si scende di quota per poi risalire e arrivare finalmente alla meta. Si tratta per la maggior parte di un sentiero di montagna che affianca un corso d’acqua e che regala scorci di natura rigogliosa, a dire il vero non troppo da isola greca. Per quanto Kastro sia un insieme di case diroccate, si trovano ben due (!) ristoranti dove potersi rifocillare dopo la passeggiata. Se decidete di percorrere il sentiero da Theologos, il consiglio è quello di rientrare poi a Limenaria altrimenti è difficile trovare un autobus per tornare al livello del mare.
Thassos in mountain bike
Per quanto riguarda la mountain bike, c’è solo che l’imbarazzo della scelta dei percorsi da fare. Vi dico solo che si può arrivare addirittura fino in cima all’Ipsarion pedalando o.O
Se non avete le idee troppo chiare, i ragazzi che noleggiano biciclette potranno darvi una mano e indirizzarvi sul sentiero giusto.
A Limenas c’è un noleggio di biciclette di cui non ricordo il nome (potrebbe essere questo, ma non garantisco). Si trova in paese e per raggiungerlo basta trovare il caffè Vertigo (vicino all’Alpha Bank) e percorrere una via lì di fianco. Qui il noleggio di una mountain bike è di 5 € al giorno.
A Potos, verso l’uscita del paese, si trova Velo Bike Rental dove per 10 € al giorno si può noleggiare una mountain bike “normale” (se serve una bici più performante il prezzo sale) e/o prendere parte alle uscite collettive di uno o più giorni che vengono organizzate. Ha addirittura un sito internet, dateci un’occhiata.
I villaggi di montagna

I villaggi di montagna di Thassos sono spesso dei veri e propri gioiellini dimenticati. Tutte le località sul mare (Skala qualcosa) hanno un distaccamento nell’entroterra a qualche chilometro di distanza, talvolta nemmeno visibile dal mare. Sono dei piccoli agglomerati composti da case tradizionali coi tetti in pietra, piazze in miniatura che sono dei capolavori e piccole fontane nei dintorni. Talvolta offrono scorci sul mare se non sono troppo nascosti in mezzo all’isola. Nei pochi e caratteristici ristoranti si mangia una cucina genuina e saporita, principalmente a base di carne. Qui il tempo non sembra essersi fermato, si è fermato.
Io son capitata quasi per caso a Sotiros, a 4 chilometri dal mare e non me ne sarei più andata.
I villaggi di montagna, fatta eccezione per Potamia e Panagia ormai entrati nella morsa del troppo turismo, non sono raggiungibili col pullman: bisogna necessariamente avere un mezzo proprio (o voglia di camminare abbinata a tempo a disposizione).
Una parentesi culturale
Quelli che non possono fare a meno della cultura, nemmeno in un’isola col mare turchese come quello che c’è a Thassos, troveranno pane per i loro denti nel capoluogo dell’isola e presso Aliki.
A Limenas oltre al museo archeologico (ingresso 2 €) il cui pezzo forte è la maestosa statua di Kouros posta all’ingresso, ci sono diversi siti di interesse storico-culturale sparsi per il capoluogo e facilmente raggiungibili, tra cui un’antica agorà, un antico teatro e l’acropoli. Quest’ultima si trova in una posizione molto suggestiva da cui si gode di una bellissima vista.
Ad Aliki invece, oltre ad esserci una delle spiagge più belle di tutta l’isola, c’è un sito archeologico che collega i due lati del promontorio, dove si possono ammirare le vecchie cave di marmo che risplendono nel mare cristallino.
Un’altra chicca più o meno culturale è il monastero di Moni Archangelos situato su di uno sperone roccioso più o meno a metà strada tra Potos e Aliki e che regala panorami stupendi sul monte Athos. È un posto così pacifico che ci si trascorrerebbero intere giornate semplicemente a godere di silenzio e tranquillità rotti soltanto dal rumore del mare. Occhio che il monastero è aperto solo dalle 8:00 alle 14:30 e dalle 16:00 alle 19:30.
Come arrivare a Thassos
L’isola di Thassos si raggiunge via mare o dal porto di Kavala o da quello di Keramoti. La soluzione più facile per chi arriva dall’Italia è il porto di Kavala. Da qui i traghetti salpano alla volta di Skala Prinou, da dove poi si può prendere un mezzo per raggiungere le altre località (solitamente gli orari degli autobus pubblici sono in coincidenza con l’arrivo della nave). Ci mettono 1 ora e 15 minuti circa e il biglietto di sola andata costa 4,70 €.
Per arrivare direttamente nel capoluogo dell’isola, Limenas, bisogna invece imbarcarsi da Keramoti: ci vogliono circa 35 minuti e il biglietto di sola andata costa 3 €.
I collegamenti da Kavala e Keramonti (e viceversa) sono piuttosto frequenti. In questa pagina potete consultare orari e prezzi.
Eleni Sarikosta

https://www.francocogoli.it/story/recent-works/greek-thassos-island