Alcuni scienziati greci suggeriscono che bere il loro caffè nativo potrebbe tradursi in una migliore salute cardiovascolare e spiegare in questo modo la lunga vita di cui godono i residenti sull’isola di Ikaria ( nord Egeo). Ikaria un’isola in Grecia, dove i suoi abitanti vivono in media novant’anni e anche più. La percentuale di quasi centenari sull’isola greca è stata trovata essere dell’1 per cento – anche qui può sembrare poco, ma è in assoluto uno dei tassi di longevità più alti al mondo.
Altro fattore di non poco conto è che gli arzilli vecchietti godono anche di buona salute – perché arrivare anche a novant’anni e più, ma essere malconci o in cattiva salute, non sempre è un bene.

Questo fenomeno ha incuriosito i ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Atene (UA), i quali hanno deciso di condurre uno studio per scoprire quale fosse il segreto della longevità degli abitanti di quest’isola.
Ecco che il dottor Gerasimos Siasos e colleghi della UA hanno scandagliato la popolazione residente da sempre sull’isola, composta da 673 persone, per selezionare a caso 71 uomini e 71 donne di età superiore ai 65 anni che avrebbero preso parte allo studio.

I partecipanti sono stati poi sottoposti a una serie di esami clinici per valutare la pressione arteriosa, l’eventuale presenza di diabete e altre patologie. Con un altro esame si è voluto verificare la funzione endoteliale – lo strato di tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni, linfatici e del cuore (così come definito dalla Treccani), e che può essere influenzato dall’invecchiamento e stili di vita scorretti come, per esempio, il vizio del fumo.
Dopo di che, gli isolani sono stati interrogati circa il loro stile di vita, lo stato di salute, la dieta seguita e l’assunzione di caffè.
In generale , il caffè – una delle bevande più consumate in tutto il mondo – è considerato benefico per il cuore poichè contiene alti livelli di antiossidanti protettivi e di polifenoli.
http://www.nationalgeographic.it/food/2014/11/04/news/cibo_elisir_di_lunga_vita_-2862314/

Secondo gli esperti ciò che rende il caffè greco superiore alla caffè espresso è la sua concentrazione e la preparazione. Il caffè greco è bollito, con un metodo sviluppato in Yemen durante l’antichità, molto prima che venisse introdotta la filtrazione del caffè. Il processo di bollitura, diffuso in tutto il Medio Oriente, permette di estrarre molte più sostanze nutritive dai chicchi di caffè rispetto al metodo di filtraggio.
Questo metodo, inoltre, crea una schiuma, che i Greci chiamano kaimaki (pronunciato crer – mah- kee ), che aggiunge una ricca cremosità al caffè. Non solo, il caffè greco è composto da chicchi di caffè Arabica, che vengono macinati fino ad ottenere una polvere finissima, offrendo in tal modo una maggiore concentrazione di antiossidanti rispetto a una tazzina di caffè normale. La combinazione di bollitura e macinatura fine rende il caffè greco un concentrato di benessere. Inoltre, ha meno caffeina in una tazza di caffè americano.
Ricco di acido clorogenico, polifenoli, sostanze liposolubili e altri composti, il caffè greco aiuta a proteggere le arterie, oltre a ridurre il rischio di diabete e migliorare il sistema immunitario.

Quella del caffè è un astoria che si prende nella “notte dei tempi”, tanto varia. A cominciare del nome, è l’ altopiano di Kaffa in Etiopia, ricco di colture, ad avere dato il nome alla celebre pianta.

Maggior consistenza storica la si può rintracciare a partire dal XIV secolo, epoca in cui si hanno notizie della lenta ma progressiva invasione del caffè in Arabia, Egitto, Siria, Turchia. Dappertutto trova immediatamente un largo favore tra la popolazione. Non soltanto. Cominciano da questo momento le prime testimonianze scientifiche sulla bontà del caffè e sulla sua capacità terapeutica. Avicenna, grande medico arabo, come il suo collega Rhazes, lo prescrivono come medicamento. Dall’oriente all’occidente. A partire dal XVI secolo alcuni grossi imprenditori cominciano ad introdurre il caffè anche in occidente: grosse partite di caffè affluiscono soprattutto ai porti di Alessandria e di Smirne.

La primissima caffeteria, in ordine di tempo, era stata aperta nel 1554 a Costantinopoli e piano piano questa abitudine è stata esportata in Grecia, specialmente  , a Salonicco,  specialmente a Salonicco deve sono nati i primi caffè alla greca Kafeneion. Ad Atene come reporta il scrittore Papadiamantis, in Grecia l’ abitudine del caffè inizia dal 1760. Ad oggi si trovano ancora storici caffè – torrefazionead Atene , vicino al mercato ( v. Athinas) e intorno alla Piazza Kotzia e Omonoia ( Loumidis ecc).

Ellinikos ( greco) caffè

Il caffè Ellinikos-greco rispetto al caffè turco e nella differenza nella miscela, nella tostatura, nella preparazione. La differenza principale sta nel fatto che il caffè, dopo l’infusione non viene filtrato come negli altri metodi di preparazione, ma viene servito nella tazza assieme alla polvere dei chicchi macinati. Nella maggior parte dei casi usiamo miscele di caffè brasiliani ed etiopi, la tostatura comunque è più leggera rispetto al caffè turco e il caffè filtro e la macinatura è più fine, come una cipria, rispetto a quella applicata sui caffè espresso.

E come si prepara?
Per quanto riguarda il processo di preparazione utilizziamo un ibrik tradizionale, dove mettiamo l’acqua con il caffè macinato; poi lo mettiamo sul fuoco, mescolando fino a che non è mixato a dovere. Di solito al kefeneion tradizionale si prepara nella sabbia calca ( Hovoli). Quando una leggera schiuma si forma in cima, subito prima dell’ebollizione, il fuoco viene spento ed il caffè è servito, di solito, in una tazza di tipo tradizionale.

Il Caffè Ellinikos è un rito in Grecia! Nel kafeneio (bar) basta dire un Ellinikos e si sa che cosa si stia ordinando. Ovviamente bisogna specificare come. Ecco quindi i principali modi per ordinarlo e gustarlo.

  • sketos (senza zucchero)
  • metrios (mediamente zuccherato)
  • glikos (dolce)
  • variglikos (doppia dose di caffè e parecchio zuccherato)

L’arte di chi lo prepara farà il resto.

Intanto serve un bricco. Si mette l’acqua, una tazzina misurata per ogni caffè, un cucchiaino di caffè e zucchero quanto si vuole. Tutto insieme. Si mescola bene e si lascia sul fuoco. Fuoco dolcissimo. Quando comincia a venire su, quando comincia a gonfiarsi , si ritira dal fuoco e si versa nella tazzina, e poi si lascia depositare la miscela.  Un buon caffè deve avere della schiuma e delle bolle. Servito con l’ acqua e con i biscotti.

Miracomando berlo con calma e tranquillità, è un rito rilassante!

E’ buonissimo!